Spedire alimenti freschi è una possibilità oggi aperta a tutti. Per le strade delle nostre città possiamo gustare cibo cinese, thailandese, indiano, messicano e molto altro ancora, così come in tutto il mondo gli altri paesi possono degustare le nostre specialità.
Eppure, fino a pochi anni fa, era una cosa impensabile: la tecnologia per fortuna ha fatto passi da gigante, e la globalizzazione ha fatto il resto, così che oggi noi possiamo ritenerci tutti parte di un unico, grande paese.
Ma come si genera questa cosiddetta catena del freddo? Quali sono gli attori coinvolti in questo processo e chi è l’artefice di questa possibilità fino a poco tempo fa sconosciuta?
Come spedire alimenti freschi: la centralizzazione del servizio e le tecnologie a disposizione
Ben 14000 anni fa, i nostri antenati erano impegnati a chiedersi come conservare al meglio i cibi appena cacciati o raccolti, per sfamare la famiglia e la comunità. Presto capirono che esistono diverse tecniche per “allungare la vita” del cibo, ma uno soltanto si rivelò più efficace, ossia la bassa temperatura.
Prima di arrivare a questo, però, furono molte le strade tentate: affumicatura ed essiccamento, salagione, salamoia e aceto sono solo alcuni dei metodi, che effettivamente riuscivano a respingere la maggior parte dei batteri e rallentare così la decomposizione.
Finalmente, dopo qualche tempo, la neve e il ghiaccio divennero preziosi alleati dell’uomo, diventando essi stessi delle merci di valore. Nel Rinascimento, ghiacciaie venivano costruite nelle cantine di cortili e palazzi, e con la rivoluzione industriale vengono costruiti dei veri e propri stabilimenti per la produzione del ghiaccio. Finalmente, il primo prototipo di frigorifero domestico venne costruito nel 1834 da Jacob Perkins.
Oggi, un frigorifero viene considerato un elettrodomestico scontato e indispensabile, ma pochi si domandano come spedire alimenti freschi.
In realtà, è proprio il viaggio il momento più critico, perché i prodotti possono essere sottoposti a sollecitazioni ambientali di diverso tipo e, se non vengono prese delle adeguate precauzioni, possono danneggiarsi irrimediabilmente.
La catena del freddo
Spedire alimenti freschi, quindi, è un’opzione che tutti possono scegliere. Se il tuo prodotto necessita di mantenere una catena del freddo, non devi fare altro che affidarti a spedizionieri che siano in grado di gestire le tue esigenze durante tutto il trasporto e, eventualmente, nelle fasi di stoccaggio.
Gli alimenti sono forse la merce più spedita al mondo, specialmente dalle imprese italiane, che possono esportare le loro eccellenze in tutto il mondo. Tuttavia alcuni tipi di alimenti richiedono delle misure particolari, poiché non possono viaggiare in mezzi normali. I corrieri devono infatti avvalersi di celle frigorifere, nonché essere dotati di certificazioni pertinenti, rilasciate dalle autorità competenti a seguito di determinate verifiche.
Se per i privati tutto sommato il processo è abbastanza facile, per un business la cosa si fa certamente più complicata.
Il ruolo dello spedizioniere
Assume quindi un ruolo rilevante – ancora più del solito – lo spedizioniere, che ha la responsabilità di assicurarsi che il prodotto non venga deteriorato in alcun modo. Responsabilità che ha inizio nel momento in cui prende in consegna il carico per terminare al momento della consegna, e che comprende anche tutte le fasi intermedie, comprese quelle di stallo.
Per spedire alimenti freschi come produttore o rivenditore, quindi, è necessario conoscere le condizioni a cui la merce deve essere conservata, come la temperatura. Ogni alimento ha una propria temperatura ideale di conservazione. Alcuni prodotti come biscotti secchi, pasta e riso si conservano ottimamente a temperatura ambiente, per cui non hanno necessità particolari. Altri, invece, come latte, uova e alimenti surgelati e congelati, hanno bisogno di essere conservati sempre a temperature che non superano lo zero. Per far sì che questo sia possibile lo spedizioniere si dota di particolari mezzi di trasporto, che includono delle celle frigorifere. Queste possono essere impostate alla temperatura desiderata, garantendo così il mantenimento della freschezza del prodotto.
Questo è necessario non solo in estate, quando il caldo accelera il processo di decomposizione, ma durante tutto l’anno, poiché i continui sbalzi di temperatura vanno a danneggiare l’integrità del prodotto, rendendo, tra le altre cose, non veritiera la data di scadenza apportata.
I mezzi refrigerati
Lo spedizioniere utilizza queste speciali celle frigorifere in movimento non solo per spedire alimenti freschi, ma anche per effettuare trasporti di altra merce che hanno le stesse necessità. Tra questi rientrano i farmaci, che hanno bisogno di essere conservati a determinate temperature. Prendiamo l’esempio dei vaccini, che ogni anno salvano la vita a milioni di persone: questi hanno un range di temperatura ideale molto piccolo, per cui è essenziale garantire che la catena del freddo non venga mai spezzata, per far sì che il prodotto arrivi sano e salvo dalla casa madre fino agli ospedali, le sedi ASL, farmacie e ogni altra struttura interessata.
I mezzi refrigerati non sono solo quelli su ruota. Alcuni spedizionieri, come Sogedim, sono in grado di offrire questo servizio anche per trasporti via mare o via aerea.
Ovviamente, per poter garantire il trasporto a temperatura controllata non solo i mezzi devono essere refrigerati, ma anche tutte le strutture in cui la merce viene depositata in stallo o in custodia. Ecco perché è importante disporre di magazzini con temperature polivalenti, che oscillano dai +4 ai -20 gradi centigradi.
Tutti i mezzi e i locali refrigerati hanno inoltre un termostato, che permette di verificare la temperatura e di azionare i cicli di riscaldamento o raffreddamento necessari per mantenere stabile la temperatura.
I mezzi refrigerati devono avere inoltre un’apposita etichettatura posta all’esterno, che in genere consiste nella sigla ATP e la data di scadenza della classificazione.
I momenti critici
Sicuramente, per spedire alimenti freschi, grande attenzione deve essere posta in alcuni momenti del trasporto. Quelli più critici sono quelli in cui la merce non è esposta alla sua temperatura ideale, ossia i momenti in cui viene imballata e caricata sul mezzo di trasporto.
Gli imballi devono essere realizzati con materiali in grado di resistere alle rigide temperature dei mezzi refrigerati, nonché le condizioni di umidità che si registreranno. L’imballo deve inoltre essere perfettamente integro e non presentare fessure, che potrebbero compromettere la merce.
Al momento del carico, deve essere cura dello spedizioniere essere il più veloce e preciso possibile. Il mezzo deve essere già a temperatura desiderata, poiché il processo di raffreddamento può richiedere anche 90 minuti.
Solo dopo aver chiuso il portellone e verificato il corretto funzionamento del termostato è possibile procedere con il trasporto, e garantire così la consegna door to door di merce fresca.