In un contesto geopolitico ed economico in continuo divenire, che punta su transizione digitale ed ecologica, si delineano nuovi scenari per il settore doganale. Il 2040 sarà l’anno di arrivo per una governance doganale finalizzata a garantire la massima penetrazione delle aziende europee sui mercati mondiali tramite un’unica Agenzia Doganale Europea. In data 17 maggio 2023, è stata presentata dalla Commissione Europea una profonda riforma del Codice Doganale dell’Unione (CDU).
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Il mondo doganale ha una sua complessità intrinseca e delle criticità collegate alla gestione operativa, burocratica e documentale. Posto questo, la nascita di un’Agenzia delle dogane Europea determinerebbe il futuro benessere dei traffici import/export e il corretto coordinamento delle Agenzie Doganali dei singoli Stati membri.
Per capire al meglio i flussi delle merci e la loro gestione import export, secondo l’economia unionale la catena di approvvigionamento andrebbe armonizzata per agevolare le operazioni doganali.
In tale contesto il riconoscimento dello status di AEO consentirebbe agli operatori economici di avvalersi di vantaggi e agevolazioni nell’accertamento documentale, nei controlli doganali e fisici (Vm – Verifica merci). Oltre alla priorità nell’esecuzione dei controlli allo sdoganamento degli AEO rispetto agli altri operatori, ci sarebbe una velocità di gestione e operativa non indifferente e, soprattutto, l’apprezzamento come operatore affidabile e sicuro nella catena di approvvigionamento. Scegliere uno spedizioniere che sia anche operatore economico autorizzato è una scelta strategica ed efficiente per regolare il traffico delle merci da parte delle aziende interessate a import export.
Il panorama sarà sempre più competitivo. Conoscere le varie strategie doganali ti permetterà di spedire in modo funzionale limitando i costi. Scopri altri vantaggi di scegliere un partner ideale e operatore AEO F, e preparati ai nuovi scenari previsti in ambito doganale con chi ha già le procedure e le risorse interne per valorizzare i tuoi traffici, e non incorrere in sanzioni.
La riforma del codice doganale dell’Unione
Il programma “Dogana 2040” propone di affrontare la sfida della governance dell’unione doganale rivedendo completamente l’assetto del codice per rendere la Dogana una struttura comune e centrale a livello europeo.
Lo scorso 17 maggio 2023 la Commissione ha presentato proposte per riformare il codice doganale dell’UE dalla sua istituzione nel 1968 allo scopo di mitigare le controversie tra le autorità doganali nazionali nell’applicazione delle norme e delle procedure.
Queste le principali aree di intervento della riforma del codice doganale dell’Unione.
- Rivedere la tassazione per gli acquisti di tipo e-commerce: la riforma prevede l’applicazione di una tariffa doganale agevolata con percentuale di dazio certo per macro-cluster merceologici.
Le piattaforme saranno responsabili di garantire che i dazi doganali e l’IVA siano pagati all’acquisto, in modo che i consumatori non siano più colpiti da costi nascosti o altre impreviste clausole all’arrivo del pacco. - Istituire un Data Hub a guida dell’UE per supervisionare i dati doganali coordinando il lavoro dei 27 Stati Membri tramite una nuova piattaforma digitale in cui le aziende dovranno inserire i dati relativi alle merci importate nel mercato unico.
- La Eu Customs Data Hub nel tempo si sostituirà all’infrastruttura informatica doganale esistente negli Stati membri dell’UE centralizzando le informazioni e rendendo più semplice il monitoraggio del trasporto delle merci.
- Questa tecnologia raccoglierà i dati forniti dalle imprese incrociando l’apprendimento automatico, l’intelligenza artificiale e l’intervento umano, per fornire alle autorità una panoramica a 360 gradi delle catene di approvvigionamento e della circolazione delle merci.
- Premiare le aziende più affidabili (“Trust and Check”), cioè in grado di immettere le loro merci in circolazione nell’UE senza necessità di alcun intervento doganale. La categoria Trust & Check rafforza il programma Operatori Economici Autorizzati (AEO) e rafforzerà lo sdoganamento centralizzato unionale.
- Definire un’analisi dei rischi comune che consenta la riduzione dei costi di gestione grazie alle inevitabili economie di scala e una sistemica riscossione delle entrate, in compliance alle priorità comunitarie.
Il Clecat rinnova il proprio supporto a favore della riforma e insieme alle altre rappresentanze europee sottolinea l’importanza dell’armonizzazione delle procedure doganali degli Stati Membri finalizzata alla semplificazione e all’uniformità delle stesse.
Per le aziende è importante che le norme doganali diventino meno complesse e che si riducano gli oneri amministrativi.
A questo proposito la tendenza è creare un elevato livello di auto “governance” aziendale in sintonia con le aspettative degli organi di controllo, secondo parametri condivisi a livello globale (leggi lo statement del CLECAT su clecat.org).
Le proposte legislative saranno trasmesse al Parlamento europeo e al Consiglio dell’Unione europea per accordo e al Comitato economico e sociale europeo per consultazione. Le attività troveranno applicazione già dal 2028 per terminare nel 2038.
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