In Italia il 5G applicato al campo dei trasporti è un tema preso molto seriamente. Già dal 2020 il Cluster Trasporti Italia (fonte: www.clustertrasporti.it) , associazione riconosciuta dal MIUR e di riferimento per il settore, aveva presentato le proprie proposte e le traiettorie di ricerca per il trasporto su gomma, rotaia e via mare alla luce del potenziale tecnologico e valore che la connessione 5G avrebbe potuto apportare sul territorio italiano, in termini di velocità, affidabilità e latenza di comunicazione.
Quest’anno a Roma, in occasione del 5G Italy Global Meeting, i protagonisti del settore autotrasporti con le istituzioni più rappresentative del settore scientifico industriale ed economico si sono confrontati sui nuovi scenari indotti dalla futura connessione 5G anche con l’intento di promuovere e gestire le missioni tecnologiche a cui adempiere sia a livello locale che comunitario.
Secondo l’Unione Europea la connessione 5G sarà il perfetto collante tra le varie imprese ed istituzioni grazie alla possibilità di fornire connessioni a banda larga e a bassa latenza agli ambienti e infrastrutture in comunicazione tra loro, anche in presenza di un numero elevato di dispositivi connessi.
Sebbene non in modo integrale, alcuni mezzi di trasporto in Italia stanno già utilizzando queste tecnologie, provando che effettivamente possono giovare e incrementare la funzionalità dei servizi. In Italia l’apripista è stata Genova, i cui mezzi pubblici utilizzano, da oltre due anni, la connessione 5G per scambiare dati così da rendere gli spostamenti stradali più fluidi e regolari.
Con la pandemia e il caos delle autostrade liguri, la logistica di questa regione ha sofferto in modo significativo, eppure Genova ha messo in pista i progetti più avanzati, alcuni dei quali vedono in prima linea Liguria Digitale, l’azienda regionale per la digitalizzazione e l’IIt, oltre naturalmente ai grandi operatori di telecomunicazioni. Liguria Digitale sta lavorando al progetto pilota 5GSmartg, per generare nuove soluzioni per la sicurezza delle infrastrutture stradali sperimentando il 5G per il monitoraggio del territorio con l’uso di droni e rover controllati da remoto.
Il punto di vista di Sogedim per il trasporto via camion in 5G
Sogedim, in qualità di partner logistico di riferimento per i trasporti nazionali e internazionali, riconosce l’importanza e il potenziale che le nuove tecnologie in 5G potrebbero avere per il settore.
Lo sguardo dello spedizioniere è sempre rivolto all’innovazione, e avendo proprio nel trasporto su gomma il suo fiore all’occhiello, quando il trasporto merci nazionale in 5G sarà effettivamente implementabile non si farà trovare impreparata.
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Il 5G guida l’innovazione tecnologica
Negli ultimi anni abbiamo sentito parlare moltissimo di connessione 5G e di come le varie industrie, usufruendone, potrebbero incrementare l’efficienza dei propri servizi.
Il vantaggio di questa tecnologia in 5G, sebbene ad oggi ancora non totalmente implementata in Italia, è sicuramente la velocità della rete e la possibilità di sostenere un numero maggiore di connessioni rispetto all’attualmente in uso 4G, lavorando su uno spettro di frequenze più ampio.
La connessione 5G, rispetto alle precedenti, viaggia fino a 10 Gigabit al secondo, velocità 10 volte superiore alle reti più obsolete, e ha una capacità di latenza inferiore al millisecondo, ciò vuol dire che il ritardo nella trasmissione dei dati rispetto al comando è minimo, soprattutto se si considera la possibilità di collegamento di oltre un milione di dispositivi per km2. Tra gli aspetti negativi dei vari dispositivi che si appoggiano al 5G, viene riscontrata una bassa durata della batteria nei dispositivi mobili.
Le prospettive future per la connessione 5G sono positive: si prevede, infatti, di riuscire ad estendere la copertura della banda, ad oggi al 10%, al massimo della propria estensione entro il 2026, una prospettiva pressoché realistica viste le numerose imprese che, ad oggi, vogliono investire in questa nuova tecnologia vedendola di forte ausilio e innovazione ai propri servizi.
Benefici su Logistica e trasporti, la diffusione del 5G porterà vantaggi all’economia
Nel suo ultimo rapporto intitolato “SMART ITALY 5G – I benefici del 5G per l’economia italiana” (www.gruppotim.it/content/dam/gt/centro-studi-tim/ReportSmartItaly5G16092021.pdf), CENTRO STUDI TIM, dopo una sintetica, ma esaustiva panoramica, sulle principali caratteristiche del 5G, sotto il profilo delle performance garantite, dei servizi abilitati, delle frequenze utilizzate e delle tempistiche di sviluppo, calcola il contributo che la diffusione del 5G avrà sul PIL dell’Italia nel periodo 2021-2040.
Lo studio quantifica i benefici che la diffusione del 5G produrrà in termini di risparmi economici o incrementi di produttività su una serie di settori economici come la sanità, la manifattura, l’automotive o i servizi di utility.
Se il 5G si propone dunque come tecnologia d’avanguardia in diversi campi, non si può pensare di escludere, tra questi, la logistica, offrendosi come mezzo per una maggiore sicurezza a bordo e sulla strada.
In termini pratici, mentre ad oggi esistono dispositivi di prevenzione di problemi stradali, come airbag o ABS, pensati per ridurre le conseguenze degli incidenti, il 5G potrebbe addirittura prevenirli, mettendo in comunicazione pedoni e automobilisti che, grazie ad uno studio dei dati trasmessi dai vari dispositivi stradali, dai veicoli, o dalle telecamere poste sui vari tratti di strada, potranno essere avvisati di potenziali situazioni dannose così da ridurre il rischio di incidenti attraverso sistemi precognitivi anticollisione.
Avvisi di questo tipo potranno essere ricevuti direttamente sui dispositivi mobili degli interessati oppure apparire direttamente sugli schermi dei veicoli, mettendo in comunicazione gli interessati attraverso sistemi di comunicazione rapidi e tempestivi.
Per regolamentare e implementare l’introduzione della connessione 5G nel settore dei trasporti, nel 2016 è nata la 5G Automotive Association, un’organizzazione globale intersettoriale tra l’Automotive e l’ICT.
L’obiettivo della 5GAA è quello di riunire diverse aziende, ad oggi 130, attive nel settore automobilistico, della telefonia e della comunicazione, fornitori di chipset e infrastrutture, al fine di individuare soluzioni innovative di mobilità connessa e veloce, in un contesto di automazione dei veicoli.
Il tachigrafo digitale, che aveva fatto da precursore al 5G e all’IoT per l’autotrasporto, è stato introdotto con il regolamento UE 165/2014 per monitorare, regolare e gestire l’attività lavorativa degli autotrasportatori.
L’utilizzo di carte digitali con memoria interna ha permesso di cronometrare e registrare i vari dati di viaggio degli autotrasportatori, riuscendo a monitorare le ore di lavoro, di riposo, le condizioni di guida, il rispetto delle segnaletiche e dei limiti stradali, ed eventuali anomalie o guasti del veicolo, poiché in grado di trasferire il tutto ad apparecchi esterni di monitoraggio. Non è strano pensare quindi che l’avvento del 5G possa portare innovazione anche a strumenti di guida già esistenti come il tachigrafo digitale, al momento appoggiati su reti più obsolete.